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La pinsa romana è un piatto nutriente, gustoso, leggero e particolarmente digeribile. Il segreto della sua leggerezza e della sua gustosità si trova nell’impasto che si contraddistingue da una semplice pizza per la sua composizione e la sua lavorazione. La ricetta della pinsa romana è unica e inconfondibile, oltre che altamente digeribile, ed è tanto apprezzata da essere molto ricercata. Scopriamo di più sull’impasto della pinsa romana, un impasto che ha reso questo piatto uno dei più diffusi nella città di Roma.

Impasto pinsa romana: miscela di farine, acqua e lievitazione

La pinsa romana affonda le radici in tempi molto antichi: parliamo della Roma imperiale, dove veniva preparata dai contadini poveri che per prepararla, impiegavano ingredienti molto semplici e, soprattutto, a loro disposizione.

Venivano macinati farro, orzo, miglio, avena e poi veniva aggiunta acqua, un po’ di sale e delle erbe per completarla.

La sua forma era allungata e, ancora oggi, si presenta come una schiacciata, ma migliorata e lavorata con tecniche che ne esaltano il sapore.

La ricetta giunta fino ai tempi moderni è ancora quella originale, ma con qualche innovazione che ha consentito di non stravolgerne l’unicità ma di renderla ancora più gustosa.

Una ricetta migliorata e perfezionata nel tempo

La novità apportata all’antica ricetta della pinsa romana sta nelle farine utilizzate e nella quantità d’acqua presente nell’impasto, che lo rende più leggero, friabile, e ancora più digeribile.

Nella pinsa, infatti, l’acqua è presente per il 75-80% dell’impasto che viene ottenuto con una miscela di farine di:

  • grano tenero
  • soia
  • frumento
  • riso

Oltre a queste farine, nell’impasto viene aggiunto il lievito madre.

Ad aumentarne la leggerezza e la digeribilità è anche la lunga lievitazione, che può raggiungere dalle 48 ore alle 72 ore.

Quindi, per ottenere una pinsa leggera, squisita e digeribile sono fondamentali:

  • le farine da utilizzare per l’impasto
  • l’aggiunta di acqua che deve essere quella giusta
  • la lavorazione per donare al composto quella perfetta umidità che ne assicura leggerezza e morbidezza
  • la lievitazione che prevede dei tempi lunghi

Questi, riassumendo, sono i fattori indispensabili per rendere la pinsa romana una vera delizia per il palato.

La pinsa romana in sostituzione della classica pizza

Tornata con larga diffusione sulla tavola e molto apprezzata da tutti, la pinsa romana viene cotta con cura e a temperature ben precise che consentono di ottenere eccellenti risultati in fatto di gusto e leggerezza.

Questo prodotto è povero di grassi, proteine e carboidrati complessi, ma è molto nutriente e perfetto anche per chi è a dieta ma desidera mangiare qualcosa di gustoso.

Ad oggi, è possibile trovare la pinsa romana in moltissime pizzerie, come ad esempio, la Bussola Rist’on the Road, dove ha largamente sostituito la classica pizza.

Ideale, infatti, da assaporare in qualunque momento della giornata e assolutamente più digeribile rispetto alla pizza tradizionale, è possibile gustarla arricchendola con tantissimi svariati ingredienti.

Disponibile sempre anche in versioni vegan, la pinsa romana mantiene la sua croccantezza fuori, morbidezza all’interno e un gusto davvero speciale.

Di 4dm1in1

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