Ancora poco conosciuto in Italia e in Occidente, l’olio essenziale di Ravintsara vanta numerose proprietà benefiche ed è ampiamente utilizzato come rimedio naturale. Secondo Étienne de Flacourt, governatore del Madagascar a metà del XVII secolo, il Ravintsara è in grado di contrastare tutti i tipi di malattie e di infezioni (Storia della Grande Isola di Madagascar, 1658). Oggi i suoi benefici sono dimostrati da numerosi studi scientifici.
Ravintsara: alla scoperta della pianta
Quest’ olio è ricavato dalla pianta di Ravintsara (Cinnamomum camphora L.), appartenente alla famiglia delle Lauracee (la stessa dell’alloro e della cannella). Tale pianta può raggiungere i 15 metri ed è originaria del Madagascar. Ravintsara, nella lingua locale, significa “Foglia Buona”. Ed è proprio dalle sue foglie che si estrae il prezioso olio essenziale.
Olio essenziale di Ravintsara: conosciamolo meglio
Come si presenta
L’olio essenziale di Ravintsara è liquido e ha un aspetto limpido. La sua colorazione va dall’assenza di colore al giallo chiaro. Il suo profumo ricorda quello dell’eucalipto: speziato, dolce, fresco e balsamico.
Come avviene l’estrazione
Questa sostanza si ottiene dalla distillazione delle foglie fresche, che deve avvenire entro 24 ore dalla loro raccolta fatta a mano. La distillazione avviene tramite vapore acqueo e ha un rendimento massimo del 2% (2 kg di olio essenziale per 100 kg di foglie).
Nonostante siano spesso confusi, l’olio essenziale di Ravintsara è diverso da quello di Ravensara (Ravensara aromatica) ed ha benefici diversi.
Benefici olio essenziale Ravintsara
Un simile olio essenziale è:
- Antivirale – efficace contro influenza, raffreddore, bronchite, Herpes simplex o zoster, rinofaringite, sinusite, mononucleosi.
- Antibatterico ad ampio spettro e antimicobatterico – è possibile usarlo anche preventivamente nei periodi in cui è più facile ammalarsi.
- Immunostimolante – stimola le ghiandole surrenali, da cui dipende la risposta immunitaria dell’organismo.
- Espettorante – favorisce la fluidificazione del muco e la sua espulsione.
- Antinfiammatorio – lenisce le infezioni e le mucose irritate.
- Tonico cerebrale e fisico – l’olio si utilizza in caso di astenia (stato di debolezza generale caratterizzato da perdita della forza muscolare, da affaticamento e da insufficiente reazione agli stimoli) dovuta a interventi chirurgici, malattia o intenso stress.
- Antispastico.
- Analgesico.
- Decontratturante muscolare.
Inoltre, viene anche utilizzato per contrastare l’insonnia, l’ansia, la fatica e l’esaurimento nervoso.
L’olio di Ravintsara e la cosmesi
L’olio suddetto trova largo uso anche nella cosmetica. In particolare, viene utilizzato:
- contro la cellulite e la ritenzione dei liquidi per le sue proprietà drenanti e disintossicanti, con risultati importanti anche nelle aree critiche (addome, fianchi, cosce);
- per la pulizia della pelle in casi di acne o brufoli sottopelle.
Attenzione alle controindicazioni
L’olio di cui stiamo parlando non presenta particolari controindicazioni, ma, per il fatto che è naturale, non deve essere sottovalutato il suo impatto sulla salute della persona.
Allergie
Prima dell’uso è bene fare una prova allergica: basterà spalmarne una goccia su una piccola porzione di pelle e lasciarlo agire per qualche ora. Se non si presentano arrossamenti o prurito, si può procedere tranquillamente al suo utilizzo.
Condizioni in cui l’uso è sconsigliato
Come tutti gli oli essenziali, dovrebbe essere evitato:
- in caso di gravidanza;
- durante l’allattamento;
- se si soffre di asma;
- nei neonati. Il suo uso nei bambini tra i 3 mesi e i 7 anni è invece possibile, ma soltanto sotto la supervisione di un naturopata.
Modi di utilizzo
Sono molteplici i modi in cui utilizzare la preziosa “essenza”. Ovviamente dipendono dall’effetto desiderato.
Diffusione nell’ambiente
Per disinfettare l’aria di una stanza, alleviare la stanchezza e combattere lo stress, si può bruciare qualche goccia di olio diluita in acqua in un diffusore per ambiente.
Bagno
Contro la stanchezza un ottimo rimedio è l’immergersi nella vasca per un buon bagno. Acqua calda, uno o due cucchiai di bicarbonato e qualche goccia di olio di Ravintsara sono il segreto per rigenerarsi.
Inalazioni
Contro il raffreddore, le infezioni alle vie respiratore e la rinite allergica, si può inalare l’olio essenziale dalla boccetta o mettendolo su un fazzoletto di cotone.
Suffumigi
Raffreddori, infezioni alle vie respiratore e rinite allergica troveranno beneficio anche con i suffumigi fatti con acqua, bicarbonato e 4-5 gocce di olio essenziale. Per non disperdere i vapori dell’acqua calda e indirizzarli verso il volto, si deve coprire la testa con un asciugamano.
Massaggi e frizioni
Per favorire il rilassamento muscolare; sul petto contro il raffreddore, la tosse e le infezioni alle vie aeree; sulla pelle contro eventuali infezioni virali. L’olio essenziale, però, in questi casi non può essere usato puro ma deve essere diluito in un olio vettore.
Ravintsara e olio CBD: unione felice nel nome del benessere
Un olio vettore che è possibile abbinare all’olio essenziale di Ravintsara è l’olio CBD.
Che cos’è l’olio CBD
L’olio CBD od olio di cannabis è un olio costituito da CBD (cannabidiolo), sostanza naturale estratta dalle brattee e dalle foglie dei fiori femminili di Cannabis Sativa, diluito in un olio vegetale (generalmente l’olio di semi di canapa o l’olio di oliva).
L’olio di semi di canapa non deve essere confuso con l’olio di cannabis: infatti, si tratta dell’olio estratto dai semi della canapa e non dalla sua pianta.
Gli effetti simili della Ravintsara e della cannabis
L’unione dell’olio essenziale di Ravintsara con quello di cannabis va a rafforzare gli effetti benefici che questi hanno singolarmente.
L’olio CBD viene utilizzato per le sue proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie, decontratturanti e immunostimolanti. Lo stesso favorisce il rilassamento; allevia l’ansia, lo stress e la depressione; contrasta l’insonnia. Oltre a questi benefici, dimostrati scientificamente e riconosciuti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), esso è anche energizzante e antiossidante.
Per qualsiasi approfondimento circa l’olio CBD, clicca su questo link.
Ma l’olio CBD è legale?
Se non si è esperti della materia, probabilmente è questa la domanda che ci si è posti. L’olio CBD, pur essendo estratto dalla cannabis, non contiene sostante psicoattive (costituite dal THC) ed è completamente legale. Tra l’altro, la legge italiana permette nei prodotti derivanti dalla canapa una presenza di THC sino allo 0,2% (percentuale oltre la quale si sfocia nell’illegalità). L’uso dell’olio di cannabis od olio CBD, quindi, non crea dipendenza né dà il classico effetto sballo.