Il cannabidiolo è sempre più diffuso, ma ancora, spesso, non si ha chiarezza su che cosa sia e quali siano i suoi effetti sul nostro organismo. Tra mito e leggenda, il cannabidiolo o cbd, spesso rimane adombrato da una coltre di luoghi comuni che impediscono di capire di cosa si tratti davvero. Eppure, grazie alla legge italiana 242 del 2016, su cui puoi trovare un approfondimento qui, nelle nostre città sono sempre più diffusi i luoghi in cui è possibile acquistarlo. Spesso confuso con la “canna da sballo”, il cbd subisce spesso uno stigma sociale che non gli rende giustizia. Ma gli scienziati continuano a studiarne gli effetti sull’organismo e sono giunti ad importanti scoperte. Ma andiamo per gradi e iniziamo con il capire di che cosa stiamo parlando.

Storia del cbd

Nel 2300 a.C. nel libro cinese Shu King, si racconta la coltivazione della cannabis a scopo di medicinale e per la creazione di capi d’abbigliamento. Nel 1000 a.C, ritroviamo la canapa nelle camere mortuarie cinesi, mentre in India veniva utilizzata per i riti religiosi, come ingrediente principale della bevanda antica tipica associata ad essi: la soma. Anche gli hindu hanno la loro pozione sacra, chiamata bhang, un infuso a base di cannabis che veniva assunto durante feste annuali e celebrazioni tradizionali.

Nei viaggi di Cristoforo Colombo si rinviene un altro prodotto che fu importato nelle Americhe (poco raccontato nei libri di scuola): la cannabis, già in uso nell’Europa dell’epoca.

Quando è diventata legale la cannabis?

Negli Stati Uniti d’America, durante il XX secolo, si trovano tracce di marijuana prescritta sotto forma di tintura e medicinale. Ben presto l’America Latina iniziò una massiccia produzione di questa pianta, e il Paraguay emerse fra i produttori di cannabis più grandi nel mondo.

In Italia la coltivazione fino agli anni ‘60 fu massiccia. La canapa veniva impiegata nell’industria tessile soprattutto, tanto che l’Italia diventò un’eccellenza mondiale per questo. In Umbria, a Sant’Anatola di Narco è sorto un “Museo della Canapa”, che ripercorre questa storia di eccellenza italiana spesso ormai dimenticata e la fa rivivere attraverso laboratori tessili.

L’emergere del fenomeno della dipendenza da stupefacenti e lo sfruttamento da parte della criminalità organizzata, fece arrivare il Governo italiano ad una soluzione drastica: la proibizione della produzione di canapa per evitare che venissero coltivate le piante anche allo scopo di estrarne prodotti di uso “ricreativo”.

Negli ultimi anni, grazie alla legge 242 del 2016 l’Italia ha ripreso massicciamente la coltivazione di canapa sativa light per estrarre la cbd con un tasso di thc pari o inferiore allo 0,2%.

Che effetti ha la cannabis sull’organismo?

La cannabis light – con concentrazione di thc sopra indicata – ha molti benefici e scarsi o nulli effetti collaterali. La ricerca scientifica mondiale ha grande interesse nello studio del comportamento umano con l’assunzione di cannabis. Il trattamento delle dipendenze con la somministrazione di cbd è uno degli altri campi di applicazione del cbd ad uso medico. Questo cannabinoide sembra aiutare i tossicodipendenti regalandogli una sensazione di benessere e alleviamento dell’ansia e dello stress tipici della brama delle sostanze stupefacenti senza generare dipendenza.

La cannabis light ha effetto sui recettori del sistema endocannabinoide, che influiscono sulla stabilizzazione del ritmo del sonno, della fame e generano un aumento della produzione di serotonina, l’ormone della felicità. Il corpo riceve una sensazione di rilassamento tale che i muscoli si distendono. Per questo il cbd viene utilizzato anche in caso di infiammazioni, perché aiuta il corpo nei suoi processi rigenerativi. A differenza della marijuana che presenta alte concentrazioni di thc, il cbd non porta a squilibri nell’organismo o a sbalzi d’umore.

Il consumo

Da quando è stata approvata la legge 242/2016 in Italia il consumo di cbd è aumentato, indipendentemente dalla fascia d’età e dal sesso. Spesso i consumatori scelgono prodotti certificati, come quelli di Justbob, per esempio, un e-commerce che offre un’ampia gamma di prodotti tra cui scegliere.

Di 4dm1in1

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