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Paesaggi marini e un clima mite: Cefalù è una destinazione perfetta se si sta programmando una vacanza con i bambini. A 70 chilometri da Palermo, questo affascinante borgo siciliano può diventare un ottimo punto di partenza, anche in considerazione di una serie di attività che è possibile svolgere nei dintorni.

Cefalù: dove andare con i bambini

La spiaggia è il luogo ideale per permettere ai bambini di divertirsi e giocare in libertà, anche se Cefalù offre molto di più di quanto si immagini. Da non perdere è la spiaggia di Kalura, che si caratterizza per le sue acque turchesi. E, se l’obiettivo è conoscere la sua vera anima, una buona idea sarebbe quella di optare per una soluzione indipendente come il Residence Cala Grande Cefalù. Da qui è possibile muoversi in libertà, tra il mare e il centro storico. Da non perdere il lavatoio medievale, al quale è possibile accedere da una scalinata in pietra lavica e che narra una storia adatta a grandi e piccini.

Un salto indietro nel tempo che continua se si sceglie di direzionarsi verso l’antico e colorato quartiere dei pescatori: Porta Marina, che resta l’unica delle quattro porte, ancora integra, che consente l’accesso alla città vecchia. Nel suo essere sintesi perfetta dell’arte araba fusa alla bizantina, alla latina e a quella nordica, merita una tappa la Cattedrale, riconosciuta Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Accanto a essa fa bella mostra di sé il chiostro con le sue quattro gallerie, mentre è in Via Mandralisca che si trova il Museo Comunale.

Piaceranno ai bambini anche i tanti vicoli che tagliano l’asse principale del Corso Ruggero, qui ci si può perdere tra negozietti, locali e botteghe artigianali. Più che consigliata la navetta che attraversa la città, un modo per divertire i più piccoli riuscendo a godersi i punti più belli della perla del Tirreno restando comodamente seduti. Se, invece, i loro piedini sono abituati alle lunghe passeggiate c’è un’avventura tutta da vivere: andare alla scoperta dei resti del Castello di Cefalù e dell’antico Tempio di Diana risalente al IX secolo avanti Cristo, che si trovano proprio sul promontorio roccioso che si ammira dalla riva. L’accesso per incamminarsi si trova in Piazza Garibaldi, il panorama è assicurato.

Dal 2 al 6 agosto Cefalù si veste a festa per via delle celebrazioni in onore del Santo Patrono Santissimo Salvatore. Per l’occasione si moltiplicano le iniziative: spettacoli, fuochi d’artificio, mercatini, processioni e una imperdibile antica gara tra pescatori denominata “Ntinna Mari” che lascerà in tutta la famiglia ricordi divertenti e suggestivi.

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Pollina e il Parco Avventura nel Parco Avventura Madonie

A poco più di 20 chilometri da Cefalù c’è il borgo di Pollina, luogo in cui è il panorama a farla da padrone. Situato a 800 metri, su di una collina, permette di conoscere un altro centro storico di grande valore. Tra i luoghi imperdibili, oltre alla Torre Maurolico, vi è l’anfiteatro di Pietrarosa, da cui è possibile scorgere la vetta dell’Etna.

A un’oretta d’auto, invece, è possibile raggiungere il Parco Avventura Madonie, nel comune di Petralia Sottana. Case sugli alberi, tratti sospesi, arrampicate e percorsi acrobatici per grandi e piccini, tutto sotto l’occhio attento e i consigli degli esperti. Una giornata unica nel suo genere, per fare attività e godersi il contatto con la natura.

A Palermo alla scoperta dei pupi

Che si decida di farlo all’arrivo o come chicca di fine vacanza poco importa, ma a Palermo – soprattutto con i bambini – è necessario andare alla scoperta dei pupi. Il modo migliore di farlo è, senza dubbio, andare a far visita al Teatro dell’Opera dei pupi. Situato proprio di fronte al Teatro Massimo, è riconosciuto come Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità dall’UNESCO. Nelle forme più classiche lo spettacolo dei pupi prende forma intorno alla metà dell’Ottocento, e ancora oggi è un mezzo straordinario per avvicinarsi alla cultura siciliana più profonda.

Ovviamente, Palermo offre tantissimo altro, ma meritano sempre una visita la sua Cattedrale, il Palazzo dei Normanni, il mercato di Ballarò e il giardino pubblico del Foro Italico.

Di 4dm1in1

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